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A TAVOLA CON LEONARDO DA VINCI

Renato Morisco, Accademia Pugliese delle Scienze

            Leonardo da Vinci, uomo d’ingegno e di indubbio talento universale del Rinascimento e una delle più geniali menti dell’umanità.

            Inventore, artista, scienziato, architetto, scultore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista, disegnatore

            Leonardo da Vinci nutriva una forte passione per il mondo della ristorazione. Si racconta che, durante gli anni di apprendistato presso la bottega del maestro Andrea del Verrocchio, per accrescere le entrate economiche, lavorasse come cameriere presso la Taverna delle Tre Lumache nelle vicinanze di Ponte Vecchio a Firenze.

            Nel 1473 Leonardo venne  promosso a cuoco, ma per un fatto piuttosto insolito: tutti i cuochi della taverna morirono misteriosamente avvelenati e lui rimase il solo nella  gestione.

            L’artista prese con serietà la nuova pseudo promozione, rinnovando i menù della taverna con quella che oggi definiamo  nouvelle cuisine per il suo lato sperimentale.

            Cinque anni dopo la taverna prese fuoco a causa di una violenta lite tra scorribande fiorentine. Leonardo però non si rassegnò e decise di avviare un’attività con l’amico Sandro Botticelli, denominandola Taverna delle Tre Rane che chiuse poco tempo dopo l’apertura forse a causa dell’eccessiva stranezza dei piatti, non particolarmente gradita ai commensali.

            La mente leonardesca non si fermò alla creazione di ricette, ma ideò anche strumenti per la cucina precursori del nostro frullatore o del nostro girarrosto.

            Secondo Leonardo, il bravo cuoco doveva avere una cucina sempre in ordine: un fuoco sempre acceso, una riserva continua d’acqua sempre bollente, un pavimento sempre pulito, macchine per lavare, tritare, affettare, pelare e tagliare, una macchina per togliere i cattivi odori dalla cucina per nobilitarla con un’aria gradevole e senza fumo. E poi era fondamentale la musica, perché la gente avrebbe lavorato meglio.

            Gli ingredienti indispensabili in cucina non coincidevano solo con le erbe e spezie ma anche con attrezzi adeguati.

            Leonardo ci ha lasciato alcune ricette come l’Acquarosa. Nei suoi scritti sono stati recuperate idee di antipasti veloci.

            Ci ha inoltre descritto le proprietà di alcune verdure per agevolare la digestione lenta e i benefici di una zuppa con determinati ingredienti.             Delineò inoltre alcuni dei principi del galateo ad oggi ancora validi.