Il Cielo, l’Acqua e le Macchine.
Eugenio Scandale, Presidente dell’Accademia Pugliese delle Scienze
Nel 2019, in tutto il mondo, Italia e Francia in testa, Leonardo da Vinci viene ricordato e celebrato in occasione del V° Centenario della sua morte, avvenuta il 2 maggio 1519 nello Chateau du Clos Lucé ad Amboise, Valle della Loira, Francia.
Il Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali-MiBACT, ha dato il suo patrocinio ufficiale ad 80 appuntamenti in Italia. Maggiore sarà il numero di manifestazioni che avranno luogo autonomamente.
Il Ministero degli Esteri, attraverso gli Istituti Italiani di Cultura ha in programma, quest’anno, oltre 150 iniziative nel mondo tra esposizioni, conferenze, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali e inoltre, in 14 Paesi di Africa Asia e Europa, sarà allestita la mostra ‘Opera Omnia’ realizzata da RaiCom che espone 17 riproduzioni, in altissima definizione, dell’intero corpus pittorico di Leonardo. Infine, in varie città dell’America settentrionale e meridionale, si potrà visitare la mostra digitale “Da Vinci Experience”, accompagnata dalla ricostruzione didattica di macchine scientifiche ideate da Leonardo.
La dimensione universale di Leonardo emerge chiaramente in quello che hanno preparato in tanti altri paesi del vecchio continente, in particolare quelli nei cui Musei sono conservate opere leonardiane, specialmente in Francia a partire dal Louvre e dalla Valle della Loira il cui Comité de pilotage ha organizzato il “Viva Leonardo da Vinci! 500 anni di Rinascimento nel Centro-Valle della Loira”, un tour in undici nazioni e tre continenti.
Non può sfuggire il fatto che i nobili intenti di celebrare l’opera di Leonardo possano essere utilizzati a fini di promozione turistica e anche quali utili trovate politiche come è accaduto, in un momento di difficili rapporti diplomatici tra i due Paesi, con l’invito a recarsi in Francia rivolto dal Presidente francese Emmanuel Macron al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella: “Saremo insieme io e Mattarella – ha detto Macron – per il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo, il 2 maggio e ci incontreremo con la gioventù francese e italiana per parlare di futuro e di Europa” (ANSA, 04 marzo 2019).
Del resto anche ai suoi tempi, il potenti con i quali interagiva si facevano vanto della sua amicizia e dei suoi servigi utilizzando a fini politici il mito che Leonardo stesso aveva sapientemente costruito intorno al proprio personaggio. Nella lettera di autopresentazione indirizzata a Ludovico il Moro nel 1482, Leonardo promette di svelare al Signore di Milano “li secreti miei” ed elenca numerose invenzioni fuori del comune, tanto fuori dal comune che al temine della lettera afferma “E se alcuna de le sopra dicte cose a alcuno paresse impossibile e infactibile, me ne offero paratissimo a farne experimento in el parco vostro o in qual loco piacerà a Vostr’Eccellenzia”
Precisazione, questa, necessaria poiché i suoi contemporanei rilevavano la frammentarietà e la incompletezza della sua attività tanto da indurre Vasari, a scrivere nella biografia di Leonardo, “ancora che molto più operasse con le parole che co’ fatti, il nome e la fama sua non si spegneranno già mai”.
Tuttavia i suoi contemporanei ne riconoscevano il valore di grande artista, infatti Baldassar Castiglione menziona Leonardo come primo tra gli “eccellentissimi nella pittura”.
Pochi dubitano oggi della grandezza di Leonardo quale Sommo Artista, ma che Uomo di Scienza è stato? Ha contribuito all’evoluzione del pensiero scientifico? Quali orme ha lasciato nelle Scienze e nella Tecnica?
A cosa deve Leonardo l’appellativo di “Genio Universale”? è un Genio universalmente riconosciuto o è universalmente conosciuto come Genio?
Il mito, il fascino sempre attuale di Leonardo è un luogo comune? Si tratta di opinione superficiale simile, anche se apparentemente di segno opposto, alla mancanza di fiducia che a volte una parte dell’opinione pubblica, senza fondato motivo, esprime nei confronti dei risultati della Ricerca Scientifica, quando non graditi e non condivisi?
Le giornate organizzate dall’Accademia Pugliese delle Scienze, unitamente a Università di Bari, Politecnico di Bari, Università del Salento, Università della Basilicata, INFN, Museo Leonardo da Vinci di Galatone, Sitael SpA, Autorità Portuale di Bari, cercheranno di rispondere a questi interrogativi, contribuendo a chiarire quale sia stato l’apporto dato alle tante Scienze e discipline che hanno attratto la sua curiosità e il suo interesse: in quali abbia svolto un ruolo di precursore, in quali di fondatore e in quali semplicemente di impareggiabile osservatore che tramite il disegno esprimeva efficacemente i suoi concetti.
La Giornata odierna, non sarà semplicemente una celebrazione di Leonardo, ma svilupperà dal Rinascimento ad oggi il tema “Il Cielo, l’Acqua e le Macchine” discutendo alcuni degli argomenti che hanno maggiormente attratto la sua curiosità e il suo interesse scientifico alla luce delle attuali conoscenze e degli sviluppi delle eccellenti attività di Ricerca Scientifica svolte nelle Università e nelle Istituzioni di Ricerca protagoniste delle Celebrazioni.
Il Cielo, rappresenta l’innato desiderio dell’uomo di superare i propri limiti, metafora dell’ambizioso progetto di realizzare uno dei più grandi sogni dell’umanità – un uomo capace di volare – il sogno di tutta una vita che gli fa scrivere “Una volta che hai conosciuto il Volo camminerai sulla terra guardando il cielo, perché là sei stato e là agogni a tornare”.
Sogno irrealizzabile in assenza di motori capaci di far volare le sue macchine.
L’Acqua, che modella la terra e ne rivela i segreti, affascinava Leonardo e lo spingeva ad indagini molto approfondite che lo convincono della stretta relazione tra i moti in aria e in acqua, al punto da osservare “Scrivi del notare sotto l’acqua e avrai il volare dell’uccello in aria” (Codice Atlantico, f. 571ar).
Intuì l’origine dei fossili e descrisse qualitativamente il moto dei fluidi non disponendo dei necessari strumenti fisico matematici per individuarne le leggi.
Le Macchine, i cui disegni tanto contribuiscono alla sua celebrità, sono sia macchine utensili e ingegnose applicazioni pratiche frutto dell’osservazione dei fenomeni naturali, sia avveniristici progetti di dispositivi meccanici, irrealizzabili proiezioni di impareggiabili intuizioni.
In conclusione, personalmente vedo in Leonardo l’alta espressione di un accademico moderno e mi sento di affermare che con le Celebrazioni “Leonardo da Vinci e la Puglia, tra passato e futuro” si renderà omaggio ad un ingegno quanto mai attuale, che realizza la sintesi tra arte e scienza e lo rende a buon diritto unico e simbolo universale.