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Le grandi macchine per studiare l’infinitamente piccolo

Fabio Bossi, INFN Sez. di Lecce

Nel corso dell’ultimo secolo, i fisici hanno esplorato la composizione intima della materia e delle leggi che la governano su scale di grandezze sempre piu’ microscopiche. Tuttavia per studiare il micromondo vi e’ necessita’ di utilizzare grandissimi apparati sperimentali, in cui la grandiosita’ del progetto ingegneristico si coniuga alla ricerca di soluzioni tecnologiche sempre piu’ sofisticate.

Parleremo di acceleratori e rivelatori di particelle e di antenne gravitazionali, progetti internazionali nei quali il nostro paese svolge un ruolo di primissimo piano

Fabio Bossi, fisico sperimentale delle particelle elementari, Direttore della Sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha lavorato al CERN di Ginevra e ai Laboratori Nazionali dell’INFN di Frascati. Tra i suoi interessi scientifici vi è la ricerca della Materia Oscura in esperimenti con acceleratori di particelle.