Sulle spalle dei giganti: le origini greche della scienza di Leonardo da Vinci
Marco Mazzeo, Università del Salento
Come evolve la scienza? Secondo una radicata idea popolare essa progredisce mediante pochi individui che rivoluzionano la scienza a loro contemporanea con idee radicali e frutto di un qualche non meglio definito lampo di genio. Leonardo da Vinci, i cui numerosi scritti furono riscoperti nella totale ignoranza di quelli dei suoi contemporanei o dei suoi predecessori, non fa eccezione e, venendo meno il legame delle sue invenzioni con la storia delle idee, non poté che essere definito “genio universale” , mitizzandone la figura. In questo seminario, partendo proprio da Leonardo e dagli ingegneri rinascimentali a lui contemporanei, cercheremo di dimostrare che la nascita della scienza moderna è il frutto non tanto di geni isolati privi di una storia intellettuale alle spalle, quanto piuttosto di una comunità di individui che, riscoprendo il contenuto di antichi testi risalenti al III-I secolo a.C. e scritti da pensatori del calibro di Euclide, Archimede, Ctesibio e Filone di Bisanzio, fu in grado di rivitalizzare la scienza greca dando origine al cosiddetto “rinascimento”.
Marco Mazzeo, fisico sperimentale presso il Dipartimento di Matematica e Fisica “E. De Giorgi” dell’Università del Salento, si occupa di fisica della interazione luce-materia in semiconduttori di nuova generazione e sviluppo di dispositivi molecolari per l’optoelettronica. Insegna Fisica IV (Oscillazioni e Onde) per la laurea triennale e Ottica Quantistica per la laurea magistrale in Fisica. Ha curato recentemente un volume sull’autobiografia scientifica di Max Planck e ha svolto, nell’ambito di corsi di orientamento per docenti e studenti di scuola superiore, seminari di cultura scientifica, di storia e filosofia della scienza, con particolare riferimento al periodo greco sia classico che ellenistico e al periodo rinascimentale.