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Leonardo da Vinci e la Puglia, tra passato e futuro. Introduzioni ai lavori.

Eugenio Scandale, Presidente dell’Accademia Pugliese delle Scienze

Nel 2019, in tutto il mondo, Leonardo da Vinci viene ricordato e celebrato in molti modi diversi in occasione del V° Centenario della sua morte, avvenuta il 2 maggio 1519 nello Chateau du Clos Lucé ad Amboise, Francia.

Il calendario internazionale degli appuntamenti coinvolgerà numerose città di diverse nazioni, in particolare quelle in cui visse e operò – Vinci, Firenze, Milano, Roma, Amboise –  e alcune di quelle nei cui Musei sono conservate opere leonardiane, ad esempio Torino Venezia Parigi Londra e Madrid.

L’agenda di incontri e mostre è particolarmente fitta e ricca in Italia e in Francia e l’importanza che questi Paesi attribuiscono alle Celebrazioni è testimoniata dall’invito a recarsi in Francia rivolto dal Presidente francese Emmanuel Macron al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella: “Saremo insieme io e Mattarella – ha detto Macron – per il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo, il 2 maggio e ci incontreremo con la gioventù francese e italiana per parlare di futuro e di Europa” (ANSA, 04 marzo 2019).

Le Celebrazioni in onore di Leonardo diventano utile strumento per rilanciare il rapporto tra Francia e Italia, dopo la recente crisi diplomatica.

Anche l’editoria nazionale e internazionale non ha perso l’occasione per contribuire alle Celebrazioni mandando in stampa parecchie opere di saggistica, di storia e di narrativa, alcune arricchite da numerose illustrazioni.

In termini generali, le attività – mostre, rassegne, incontri, pubblicazioni, rappresentazioni teatrali- sono focalizzate prevalentemente sull’arte di Leonardo, sulla pittura per la quale nei nostri tempi è universalmente e meritatamente celebrato. Anche i suoi contemporanei ne riconoscevano il valore al punto che Baldassar Castiglione menziona Leonardo come primo tra gli “eccellentissimi nella pittura” davanti a Mantegna, Raffaello, Michelangelo e Giorgione.

Minore è l’attenzione, nazionale e internazionale, dedicata alla sua opera come uomo di Scienza ed inventore, forse in ragione della alterna considerazione attribuita alla sua attività tecnico scientifica: esaltato nel XIX° secolo come Genio Universale, nel XX° secolo viene messa in discussione la sua grandezza di scienziato sottolineandone la frammentarietà e la incompletezza, con considerazioni analoghe a quelle dei suoi contemporanei sulle chimere scientifico naturali, sulla eccessiva varietà degli interessi che gli impedivano di portare a compimento molti dei suoi progetti, tanto da indurre Vasari, a scrivere nella biografia di Leonardo, “ancora che molto più operasse con le parole che co’ fatti, il nome e la fama sua non si spegneranno già mai”.

Pochi dubitano oggi della grandezza di Leonardo, Sommo Artista, ma in realtà che Uomo di Scienza è stato Leonardo?  Ha contribuito all’evoluzione del pensiero scientifico? Quali orme ha lasciato nelle Scienze e nella Tecnica?

La sua attività tecnico scientifica risulta essere senza legami con i maestri del passato, un autodidatta per la incompleta istruzione di base, poco noto alle generazioni successive di scienziati, almeno fino alla riscoperta del suo lavoro nell’Ottocento.

Di certo è stato inventore, ha ideato grandi macchine, anche di natura bellica, senza tuttavia realizzarle. Un nostro emerito conterraneo ha progettato e prodotto macchine lignee leonardesche di grandezza naturale, oggi in mostra.

A cosa deve Leonardo l’appellativo di “Genio Universale”? è un Genio universalmente riconosciuto o è universalmente conosciuto come Genio?

Il mito, il fascino sempre attuale di Leonardo è un luogo comune? Si tratta di opinione superficiale simile, anche se apparentemente di segno opposto, alla mancanza di fiducia che a volte una parte dell’opinione pubblica, senza fondato motivo, esprime nei confronti dei risultati della Ricerca Scientifica, quando non graditi e condivisi?

Le giornate organizzate dall’Accademia Pugliese delle Scienze, unitamente a Università di Bari, Politecnico di Bari, Università del Salento, Università della Basilicata, INFN, Museo Leonardo da Vinci di Galatone, Sitael SpA, Autorità Portuale di Bari, cercheranno di rispondere a questi interrogativi, contribuendo a chiarire quale sia stato l’apporto dato alle tante Scienze e discipline che hanno attratto la sua curiosità e il suo interesse: in quali abbia svolto un ruolo di precursore, in quali di fondatore e in quali semplicemente di impareggiabile osservatore che tramite il disegno esprimeva efficacemente i suoi concetti.

La Celebrazione odierna, tra passato e futuro, nel rendere merito al genio leonardesco e alle sue intuizioni sull’importanza sempre attuale dell’ala, si propone di illustrare tanto la evoluzione degli studi sul volo fino a giungere alle attività di Ricerca Scientifica eccellenti in corso presso le Università e le Istituzioni Scientifiche quanto di mettere in risalto la vivace e valida Ricerca e produzione industriale che pongono la nostra Regione in posizione di grande rilievo internazionale sulle tematiche del volo orbitale e suborbitale.

In conclusione, personalmente vedo in Leonardo la massima espressione di scienziato e accademico moderno, la sintesi tra arte e scienza che lo rende a buon diritto unico e simbolo universale.