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Leonardo da Vinci  nella Storia della Medicina

 Riccardo Giorgino, Accademia Pugliese delle Scienze

            Leonardo da Vinci  è un genio del Rinascimento che rivoluzionò sia le arti figurative sia la storia del pensiero e della scienza.

            Spinto alla dissezione dall’arte, si dedicò per circa 50 anni alla ricerca e agli studi anatomici sugli animali e sull’uomo. Gli studi dell’anatomia superficiale del corpo umano lo portarono inevitabilmente all’esplorazione dell’anatomia generale comparata e agli esperimenti di fisiologia. 

            Leonardo è stato definito «l’elemento di punta  della nuova anatomia creativa»; aveva, infatti,  abbattuto il muro di intolleranza e di pregiudizio che per tanti secoli aveva sepolto l’anatomia e aveva promosso la fusione di arte e scienza nella rappresentazione anatomica.

            I suoi contributi riguardanti l’anatomia e la fisiologia riguardano le ossa, l’apparato muscolare,  i nervi, il cervello, l’apparato cardiovascolare, l’apparato urinario e quello riproduttivo, la funzione visiva. Leonardo realizzò anche uno studio dettagliato delle proporzioni del corpo umano (uomo vitruviano) e dei suoi caratteri fisiognomici.

            L’opera scientifica di Leonardo risultò isolata sia perchè la sua ricerca, che partiva da un’esigenza artistica, sia perché questa ricerca  si svolgeva al di fuori del mondo accademico e dei canoni della scienza dell’epoca. Le sue osservazioni, per quanto geniali, restarono ignote ai contemporanei e agli studiosi dei secoli successivi.

            Per questi motivi Leonardo non incise sensibilmente sull’attività scientifica di quel tempo e del tempo successivo; ed è difficile dire quanto con la sua opera abbia influenzato direttamente i medici.

             Il merito di Leonardo è stato quello di aver introdotto il metodo scientifico moderno, basato sulla sperimentazione,  di  cui  riconosceva  la  superiorità  sulle  dottrine  costituite. Inoltre per la sua “ricerca dell’uffizio delle parti del corpo” può essere considerato ispiratore della gloriosa Scuola anatomo-fisiologica  italiana  del  Rinascimento. 

              Per il metodo d’indagine rigoroso, le scoperte innovative, le descrizioni dettagliate e le meravigliose illustrazioni delle tavole anatomiche può essere  considerato precursore della Scienza medica moderna.