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Leonardo Da Vinci  precursore della Geologia moderna

 Antonio Paglionico, Accademia Pugliese delle Scienze

            Leonardo da Vinci (1452-1519) è sicuramente il precursore della mo-derna Geologia, ma non il suo fondatore, in  quanto le sue riflessioni sulla formazione e sulle trasformazioni del pianeta terra sono diventa-te  note ed esaminate nella loro complessità  solo nel  ‘900 , quando la Geologia si era consolidata come scienza. Questo accresce il valore delle sue osservazioni, frutto delle sue elaborazioni e della sua genialità  su problemi alla cui soluzione si è pervenuti nei secoli successivi .         Infatti  se Leonardo nell’arte e nelle altre scienze affonda le sue radici nella tradizione del passato,  di contro nello studio dell’essere e del divenire del pianeta terra,  si affida solo alla luce della sua esperienza  e delle sue osservazioni  senza insegnamenti di antichi o coevi  maestri.

             Per Leonardo l’esperienza è il mezzo attraverso il quale ci si può avvicinare e  scoprire le leggi  generali della natura che egli individua  nel principio di ‘’causalità’’. Seguendo tale principio Leonardo, prima di G. Galilei e di F. Bacone, pone le fondamenta del metodo induttivo e sperimentale. Queste basi, Leonardo le costruì partendo dall’esperienza, e le cementò con il principio della ragione e della causalità.

            Egli dopo aver assunto l’esperienza come base di ogni conoscenza, ed  aver ritenuto che la legge di causalità regola  tutto l’andamento dell’universo ,  non si arresta davanti ad un dogma. La causalità non può riferirsi ad alcuna potenza esteriore chiamata ‘’DIO’’ che opera mediante atti soprannaturali o miracoli.  Il suo pensiero s’identifica con quello di Anassagora e di altri filosofi greci e non con quello  biblico- cristiano di un DIO dotato di una onnipotenza permanente e capace di sospendere o di invertire , con un atto di volontà, le leggi fisiche della natura . Seguendo tali convinzioni Leonardo divenne un perfetto ‘’ateista’’ e da ciò  partì per comprendere la genesi e il divenire del pianeta terra, avulso da qualsiasi intervento divino.

             Tra le diverse e molteplici ricchezze del suo sapere Leonardo ‘’inserì’’ anche la conoscenza dei mutamenti della terra cioè di quella  Scienza che  secoli dopo fu chiamata  Geologia. Così, come già accennato, mentre per le altre scienze aveva trovato e trovava precursori e contemporanei, in questa materia invece, egli si trovò solo  difronte ai problemi che presentava la terra con rocce, fossili e continue mutazioni dovute all’azione dell’aria, dell’acqua e del fuoco.

            Nella Geologia, quindi più che in qualunque altra scienza, che abbracciò, si può seguire e ammirare la sagacia dell’osservazione, la rigorosità dell’intuizione e la profondità del suo genio. Per avere coscienza di ciò bisognerebbe esaminare che cosa il mondo antico sapesse o avesse intuito della Geologia e rendersi conto che poco o niente di tale scienza fosse nota ai suoi tempi.

La Geologia di Leonardo:  

            Leonardo cominciò le sue ‘’peregrinazioni’’ con osservazioni di campo in Toscana e nell’Italia centrale rivolgendo la sua attenzione ai fenomeni che si potevano osservare e che si erano realizzati in quella piccola parte della superficie terrestre in cui viveva . In questo percorso si scontrò con l’ignoranza del suo tempo pervasa dal preconcetto biblico della stabilità dell’universo e del racconto del ‘’diluvio universale’’.

            I passi che Leonardo fece in questo campo furono da lui sottoposti a continui e ripetuti controlli che gli permisero di elaborare al meglio la concezione fondamentale del continuo divenire e trasformarsi  del pianeta terra. Al primo posto di questa elaborazione poniamo  l’interpretazione dei ‘’fossili’’ a cui seguì l’intuizione della formazione degli strati sedimentari, le ipotesi sulla genesi delle montagne, le intuizioni  sul continuo modificarsi della superficie terrestre,  sino alle previsioni del  futuro del pianeta terra.

            Dall’importanza e significato dei fossili, per la maggior parte di origine marina, rinvenuti in  aree molto distanti dal mare, ricavò per esempio indicazioni sulla diversa estensione  del mare sulla superficie terrestre. Leonardo, inoltre ebbe chiara l’intuizione che i fondali  marini erano costituiti da strati sedimentari orizzontali, ma non riusciva ad  immaginare e comprendere come questi  potessero essere  stati sollevati, raddrizzati e piegati dalle forze orogenetiche che formano le catene montuose.

            Su questo argomento intervennero molto più tardi C. Lyiell (1797-1924)  e A. Gieckie (1835-1924) i veri fondatori della Geologia .  Egli però aveva compreso la funzione delle forze erosive delle acque che mise in relazione con l’accumulo di sedimenti che generavano nuove aree territoriali lentamente emergenti dal mare. Questi fenomeni attual-mente costituiscono interi  ‘’capitoli’’ della Geologia col nome di Geografia fisica e Geomorfologia. Egli intuì inoltre, come l’erosione delle terre emerse da parte degli agenti esogeni (acqua e vento) produce l’alleggerimento delle aree emerse,  mentre l’accumulo dei sedimenti  deposti  sui fondali marini li appesantisce e da tali osservazioni  ‘’partorì’’  l’idea rivoluzionaria dell’ isostasia.Leonardo, si cimentò, inoltre, su ipotesi che riguardavano il passato e il futuro del pianeta e questo gli permise di considerare la terra come un corpo vivente soggetto anch’esso ad  un ciclo di vita . Alcuni dei principifondamentali della Geologia moderna furono quindi teorizzati ed anche dimostrati da Leonardo: a) la confutazione completa del racconto biblico della genesi e del diluvio universale; b) la dimostrazione che i ‘’fossili’’ erano  resti di organismi marini e che i ‘’terreni fossiliferi’’ erano depositi stratificati in fondali marini durante lunghi periodi di tempo; c) la continua e irresistibile opera di erosione degli agenti meteorici, che trasportano  frammenti di rocce e li  depositano nei bacini marini  formando gli  strati sedimentari ; d ) la previsione  di futuri mutamenti del pianeta terra. Per capire il grande valore delle osservazioni di Leonardo e le sue intuizioni nel campo della Geologia occorrerebbe ripercorrere il cammino da essa fatta nei secoli dopo di lui, fino al periodo in cui si costituì come Scienza. Questo cammino ci mostra come, dopo quattro secoli, siano state accertate molte delle osservazioni,  intuizioni e deduzioni lucidamente enunciate da Leonardo. Un confronto tra le sue intuizioni e alcune delle attuali moderne conoscenze geologiche verrà  effettuata nel corso della relazione  programmata  per il prossimo  2 maggio  durante  l’evento.